Rusalka appare come un segno fluido, un cartone ritmato e animato sul grande schermo nero sancarliano. Tuffi sincronizzati all’interno di un macro fumetto, che accompagnano la triste storia di questa donna/sirena da favola, che si spoglia della sua immortalità per inseguire il corpo dell’umano bel Principe.
La regia di Dmitri Tcherniakov decostruisce la favola di Jaroslav Kvapil e la immette su pluribinari visivo/scenografici da struttura postbarocca, poichè stupisce e meraviglia assai.
Macchine rigorosamente geometriche che si muovono in “piano sequenza”, sagomando i protagonisti ed il coro in riquadri da “tableau vivant”, esaltando parti del corpo, piedi, volti, oggetti.
Una progressione di sequenze mozzafiato che non lasciano mai lo spettatore disattento, facendo emergere via via le varie psicologie dei personaggi che sembrano usciti dal teatro di Ibsen o Checov.
Ma il palcoscenico diventa anche un grandioso schermo in cinemascope, dilatato e frammentato, luminoso e oscuro. Commuove vedere e sentire la voce della protagonista lituana Asmik Grigorian, stupefacente interprete, che fa uso del suo corpo senza risparmiarsi, alla pari della bellezza della sua voce. Un modo di recitar/cantando modernissimo e rigorosamente in stile boemo ai limiti di una vocalità wagneriana.
Gronda di pace il nostro cuore quando la Grigorian intona la celeberrima “canzone alla Luna”. Siamo come immersi in un vuoto spaziale, riempito da una melodia antica quanto romantica. Trasaliamo, insieme all’interprete, su per le penombre ambrate della luna che ci osserva.
La musica di Antonín Dvořák trova nella direzione di Tan Ettinger, magmatica sostanza, fluenza sonora esatta sia nel ritmo che nel colore. Ettinger decodifica compiutamente la lettura registica e la compone in una armonia totalizzante.
Adam Smith è un Principe credibile, naturalmente bello e con voce che a tratti ripercorre le sonorità alla Kaufmann, con gli acuti smorzati e le mezze voci filigranate.
Anita Rachvelishvili è la strega Ježibaba, meravigliosa nella grande scena con Rusalka. Occhiali neri, sigarette e grandi porzioni di alcol durante l’impressionante sequenza dialogica del primo incontro. Una “mammasantissima” di estrazione partenopea. La voce della Rachvelishvili discende fino agli inferi contraltili con volumi poderosi, per poi involarsi verso vette mezzosopranili piene di drammatico vigore.
Ekaterina Gubanova è la principessa straniera : emissione scolpita, voce che sa interpretare con saudente forza una parte ingrata, anche se la lingua del poetico libretto di Kvapil risulta aspra e poco musicale ( si deve ai bravi interpreti dell’Opera se riescono a sdoganare fonemi e sillabe “duri” con naturale facilità ).
Interessante la prestazione vocale di Gabor Bretz fino all’estremo momento dell’omicidio, naturale e attento agli equilibri vocali e di spazio a lui dedicati. Peter Hoare e Maria Riccarda Wesseling sono i reinventati e credibili genitori di Rusalka, da parte di questa dissacrante e creativa regia di Tcherniakov. Questi sembrano usciti da un film di Almodovar, e riescono ad alleggerire momenti di intensa drammaticità dell’Opera.
Capitolo a parte per il coro del Real Teatro di San Carlo, di prestazione vocale assoluta con un metronomo preciso ed un colore ispirato a musiche così lontane dalla nostra tradizione. Il Maestro Fabrizio Cassi continua lo splendido lavoro del Maestro Basso, che fa del coro sancarliano una gemma preziosissima e lucente.
Un successo totale per una serata indimenticabile che candida, per il sottoscritto, questo spettacolo a premi internazionali come il Franco Abbiati.
Un plauso sentito alle maestranze tutte del Real teatro di San Carlo che sono riuscite, come sempre, a dimostrare una straordinaria professionalità per uno spettacolo di estrema difficoltà tecnica.
Ovazioni nel finale dell’Opera, applausi scroscianti come una bufera salvifica.
Serata inaugurale del 20 novembre 2024
Pino De Stasio
Rusalka
Fiaba lirica in tre atti
Musica di Antonín Dvořák
Libretto di Jaroslav Kvapil
Inaugurazione Stagione d’Opera 2024/25
Direttore | Dan Ettinger
Regia e Scene | Dmitri Tcherniakov♭
Costumi | Elena Zaytseva♭
Luci | Gleb Filshtinsky♭
Video Designer | Alexej Poluboyarinov♭
Lead Animation Artist | Maria Kalatozishvili♭
Drammaturgia | Tatiana Werestschagina♭
Interpreti
Princ / Il principe | Adam Smith♭
Cizí kněžna / La principessa straniera | Ekaterina Gubanova
Rusalka | Asmik Grigorian♭
Vodník | Gabor Bretz♭
Ježibaba | Anita Rachvelishvili
Hajný / il guardiacaccia | Peter Hoare♭
(nella visione del regista, Padre di Rusalka)
Kuchtík / lo sguattero | Maria Riccarda Wesseling♭
(nella visione del regista, Madre di Rusalka)
1. lesní žínka / Prima ninfa | Julietta Aleksanyan♭
2. lesní žínka / Seconda ninfa | Iulia Maria Dan♭
3. lesní žínka / Terza ninfa | Valentina Pluzhnikova
Lovec / Il cacciatore | Andrey Zhilikhovsky♭
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Maestro del Coro | Fabrizio Cassi
Nuova Produzione del Teatro di San Carlo